Tuesday 24 September 2013

Draghi: «Ripresa lenta, Bce interverrà»

"I dati sulla fiducia sostengono la visione secondo cui l’attività economica della zona euro dovrebbe continuare la sua lenta ripresa nell’attuale trimestre, nonostante la produzione debole a luglio». Parole e pensieri del presidente della Bce, Mario Draghi, al Parlamento Ue. Che ha confermato come «la politica monetaria resterà accomodante per tutto il tempo necessario»

Il miglioramento significativo della capitalizzazione delle banche dall’estate 2012 non si è ancora tradotto in credito più elevato».
Nel «medio e lungo termine le attese per l’inflazione continuano a stare fermamente ancorate, in linea con la stabilità dei prezzi», ha detto il presidente della Bce che «si attende che l’outlook per lo sviluppo dei prezzi sia ancora ampiamente bilanciato sul medio termine».

Bassi tassi di interesse nel lungo termine comportano dei rischi che abbiamo visto nel passato e noi siamo molto sensibili ai rischi che possono esserci per la stabilità finanziaria derivanti da un livello molto, molto basso dei tassi. Finora, però, c’è una evidenza molto limitata che sia il caso» dice Draghi all’Europarlamento spiegando perché la politica monetaria della Bce resterà accomodante «per un esteso periodo di tempo».

I dati sulla fiducia sostengono la visione secondo cui l’attività economica della zona euro dovrebbe continuare la sua lenta ripresa nell’attuale trimestre, nonostante la produzione debole a luglio». Parole e pensieri del presidente della Bce, Mario Draghi, al Parlamento Ue. Che ha confermato come «la politica monetaria resterà accomodante per tutto il tempo necessario.
Il miglioramento significativo della capitalizzazione delle banche dall’estate 2012 non si è ancora tradotto in credito più elevato».
Nel «medio e lungo termine le attese per l’inflazione continuano a stare fermamente ancorate, in linea con la stabilità dei prezzi», ha detto il presidente della Bce che «si attende che l’outlook per lo sviluppo dei prezzi sia ancora ampiamente bilanciato sul medio termine».
«Bassi tassi di interesse nel lungo termine comportano dei rischi che abbiamo visto nel passato e noi siamo molto sensibili ai rischi che possono esserci per la stabilità finanziaria derivanti da un livello molto, molto basso dei tassi. Finora, però, c’è una evidenza molto limitata che sia il caso» dice Draghi all’Europarlamento spiegando perché la politica monetaria della Bce resterà accomodante «per un esteso periodo di tempo».

Corriere della Sera

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