Sunday 13 October 2013

Italiani e mondo digitale, l’evoluzione della specie

Il Censis la definisce “una vera e propria evoluzione della specie”. La “specie” in questione sono gli italiani nel loro rapporto con la tecnologia, la Rete e i social media. I risultati – il 63,5% della popolazione connessa, con i giovani al 90,4% – sono raccontati nell’11esimiRapportoCensis-Ucsi sullaComunicazione, presentato oggi a Roma. Si parla di “era biomediatica”, in cui diventano centrali “la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali attraverso i social network”. Dunque “assistiamo a un ulteriore salto di qualità nel rapporto degli italiani con i media”. Ecco una sintesi dell’Ansa sull’interessante Rapporto.
 Quasi tutti gli italiani guardano la televisione (il 97,4%), con un rafforzamento però del pubblico delle nuove televisioni: +8,7% di utenza complessiva per le tv satellitari rispetto al 2012, +3,1% la web tv, +4,3% la mobile tv. E questi dati sono ancora più elevati tra i giovani: il 49,4% degli under 30 segue la web tv e l’8,3% la mobile tv. Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l’utenza complessiva corrisponde all’82,9% degli italiani). L’uso dei cellulari continua ad aumentare (+4,5%), soprattutto grazie agli smartphone sempre connessi in rete (+12,2% in un solo anno), la cui utenza è ormai arrivata al 39,9% degli italiani (e la percentuale sale al 66,1% tra gli under 30). Solo il 2,7% degli italiani utilizza l’e-reader.
Gli utenti di internet, dopo il rapido incremento registrato negli ultimi anni, si assestano al 63,5% della popolazione (+1,4% rispetto a un anno fa). La percentuale sale nettamente nel caso dei giovani (90,4%), delle persone più istruite, diplomate o laureate (84,3%). Non si arresta l’espansione dei social network. È iscritto a Facebook il 69,8% delle persone che hanno accesso a internet (erano il 63,5% lo scorso anno). YouTube arriva al 61% di utilizzatori. E il 15,2% degli internauti usa Twitter.

Corriere della Sera

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