Viviamo «un momento straordinariamente particolare, e credo unico come generazione di imprenditori. Un momento che ha grandissime opportunità e un rovescio della medaglia: per poter giocare la partita occorre avere una certa dimensione. L’Italia è indietro, è vero, ma può ancora colmare il gap».
Da nove anni Andrea Guerra è amministratore delegato di Luxottica, la società quotata fondata da Leonardo Del Vecchio al primo posto in Italia nella sezione moda-lusso della ricerca di Kpmg per CorrierEconomia. E che con i suoi oltre 7 miliardi di euro di ricavi nella sola produzione e distribuzione di occhiali è anche una delle più grandi aziende italiane.
La nostra generazione — spiega Guerra — per la prima volta può dire di avere di fronte a sé 2-3 miliardi di consumatori in più rispetto a quelli che aveva 10 anni fa: non c'è stata una generazione precedente il cui mercato si sia allargato tanto. Inoltre, abbiamo vissuto e stiamo vivendo una rivoluzione tecnologica che non riguarda solo Internet ma i sistemi informativi, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, le nanotecnologie...
«Se uno vuole essere un giocatore nel mondo, rispetto alla sua industria, deve essere di una certa dimensione — dice l’amministratore delegato di Luxottica—. Perché tutti questi Paesi in grandissima crescita oggi, sono per prima cosa dei continenti, con le loro regole, i loro limiti, le loro imposizioni e la loro cultura e non possiamo dire più che siamo in Europa perché il Brasile è diverso dal Messico, la Thailandia dall’Indonesia, la Cina dall’India
Corriere della Sera
Da nove anni Andrea Guerra è amministratore delegato di Luxottica, la società quotata fondata da Leonardo Del Vecchio al primo posto in Italia nella sezione moda-lusso della ricerca di Kpmg per CorrierEconomia. E che con i suoi oltre 7 miliardi di euro di ricavi nella sola produzione e distribuzione di occhiali è anche una delle più grandi aziende italiane.
La nostra generazione — spiega Guerra — per la prima volta può dire di avere di fronte a sé 2-3 miliardi di consumatori in più rispetto a quelli che aveva 10 anni fa: non c'è stata una generazione precedente il cui mercato si sia allargato tanto. Inoltre, abbiamo vissuto e stiamo vivendo una rivoluzione tecnologica che non riguarda solo Internet ma i sistemi informativi, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, le nanotecnologie...
«Se uno vuole essere un giocatore nel mondo, rispetto alla sua industria, deve essere di una certa dimensione — dice l’amministratore delegato di Luxottica—. Perché tutti questi Paesi in grandissima crescita oggi, sono per prima cosa dei continenti, con le loro regole, i loro limiti, le loro imposizioni e la loro cultura e non possiamo dire più che siamo in Europa perché il Brasile è diverso dal Messico, la Thailandia dall’Indonesia, la Cina dall’India
Corriere della Sera