È un record ma di quelli allarmanti: il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) supera in Italia per la prima volta il 40%. Lo certifica l’Istat secondo cui ad agosto il tasso è aumentato di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e raggiunto il livello più alto dall’inizio sia delle serie Istat mensili (2004) sia trimestrali(1977).
Ma l’emergenza non riguarda solo i giovani. Aumenta, anche se di poco, il tasso di disoccupazione nazionale che si attesta al 12,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi.
Ma l’emergenza non riguarda solo i giovani. Aumenta, anche se di poco, il tasso di disoccupazione nazionale che si attesta al 12,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi.
Ad agosto l’occupazione maschile diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali e del 2,8% su base annua; quella femminile invece cresce dello 0,5% rispetto a luglio e dello 0,4% nei 12 mesi. Il tasso di occupazione maschile quindi, pari al 64,7%, diminuisce di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti su base annua. Quello femminile invece, pari al 47,1%, aumenta di 0,2 punti in termini congiunturali e di 0,3 punti percentuali su anno.
I dati sulla disoccupazione giovanile arrivano proprio nel clic day, ossia nel corso della giornata in cui sarà possibile prenotare gli incentivi per le assunzioni degli under 30.Incentive fortemente voluti dal governo Letta nel decretoLavoro. «Mi aspetto che il Clic Day di oggi sia un flop» ha detto il leader della Uil Luigi Angeletti, spiegando che il «clima non ispira. Non vedo imprese che al di là delle belle parole mettono i soldi» per le assunzioni di giovani. «Il dato sulla disoccupazione — ha aggiunto il leader della Cisl Raffaele Bonanni — dá la misura di come la realtà cruda del paese abbia bisogno di un sussulto di responsabilità da parte di ciascuno».
Corriere della Sera