Dopo alcuni anni caratterizzati dalla convergenza del mondo della rete con quello della tv, (vi dice niente la sigla smart tv?) la nascita di un nuovo formato, il cosiddetto Ultra Hd, sta riportando a focalizzare il mondo dei televisori sul loro compito principale: far vedere sempre meglio lo spettatore.
La sigla Oled sta per Organic light emitting diode ovvero diodo organico a emissione di luce. Si tratta di una tecnologia che permette di realizzare schermi con la capacità di emettere luce propria. A differenza dei display a cristalli liquidi, gli schermi Oled non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (i display a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna lampade o led), ma producono luce propria; questo permette di realizzare display molto più sottili e addirittura pieghevoli e che richiedono minori quantità di energia per funzionare. Inoltre proprio il fatto che il pannello sia attivo garantisce una maggiore profondità del nero e quindi una più ampia scala cromatica. L’immagine finale è al momento quanto più vicino esista all’immagine cinematografica.
Ma il presente (e il futuro) della tv non è solo Oled. Quanto, e soprattutto, è costituito dalle tv Ultra Hd, vale a dire con una definizione 4 volte superiore al classico Full Hd. E qui all’Ifa sono entrati in gioco oltre ai due produttori coreani anche i giapponesi Panasonic e Sony. In particolare Panasonic ha presentato un nuovo modello il WT600 da 65 pollici che è il primo ad essere dotato di una connessione 50/60p hdmi 2.oltre che di una display port 1.2a che ne garantisce il funzionamento con i futuri dispositivi 4K-compatibili (lettori, set-top box e consolle di giochi). Per gli appassionati di giochi su pc sarà così più facile collegare il computer al WT600 proprio grazie alla display port. Sony ha invece ripresentato il già straordinario modello X9 fatto vedere qualche mese fa, con la felice sorpresa di prezzi ribassati (ora 5500 euro per il 65 pollici e 4000 per il 55) oltre ad un bellissimo videoproiettore Ultra Hd dal prezzo che sfiora i 10.000 euro. In particolare Sony faceva vedere con chiarezza perché anche in assenza di contenuti Ultra Hd nativi acquistare un tv Ultra Hd può avere senso: l’upscaling dell’immagine Full Hd fatta da questo tipo di televisori la migliora di parecchio.
Questo mese Sony metterà in vendita negli Usa una top box con precaricati 10 film in Ultra Hd e che attraverso un collegamento ad internet potrà consentire la visione in streaming di altri film in Ultra Hd. Se l’esperimento andrà bene lo replicheremo in altri Paesi. Quanto alle trasmissioni tv in Giappone la Nhk è già in fase sperimentale.
La sigla Oled sta per Organic light emitting diode ovvero diodo organico a emissione di luce. Si tratta di una tecnologia che permette di realizzare schermi con la capacità di emettere luce propria. A differenza dei display a cristalli liquidi, gli schermi Oled non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (i display a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna lampade o led), ma producono luce propria; questo permette di realizzare display molto più sottili e addirittura pieghevoli e che richiedono minori quantità di energia per funzionare. Inoltre proprio il fatto che il pannello sia attivo garantisce una maggiore profondità del nero e quindi una più ampia scala cromatica. L’immagine finale è al momento quanto più vicino esista all’immagine cinematografica.
Ma il presente (e il futuro) della tv non è solo Oled. Quanto, e soprattutto, è costituito dalle tv Ultra Hd, vale a dire con una definizione 4 volte superiore al classico Full Hd. E qui all’Ifa sono entrati in gioco oltre ai due produttori coreani anche i giapponesi Panasonic e Sony. In particolare Panasonic ha presentato un nuovo modello il WT600 da 65 pollici che è il primo ad essere dotato di una connessione 50/60p hdmi 2.oltre che di una display port 1.2a che ne garantisce il funzionamento con i futuri dispositivi 4K-compatibili (lettori, set-top box e consolle di giochi). Per gli appassionati di giochi su pc sarà così più facile collegare il computer al WT600 proprio grazie alla display port. Sony ha invece ripresentato il già straordinario modello X9 fatto vedere qualche mese fa, con la felice sorpresa di prezzi ribassati (ora 5500 euro per il 65 pollici e 4000 per il 55) oltre ad un bellissimo videoproiettore Ultra Hd dal prezzo che sfiora i 10.000 euro. In particolare Sony faceva vedere con chiarezza perché anche in assenza di contenuti Ultra Hd nativi acquistare un tv Ultra Hd può avere senso: l’upscaling dell’immagine Full Hd fatta da questo tipo di televisori la migliora di parecchio.
Questo mese Sony metterà in vendita negli Usa una top box con precaricati 10 film in Ultra Hd e che attraverso un collegamento ad internet potrà consentire la visione in streaming di altri film in Ultra Hd. Se l’esperimento andrà bene lo replicheremo in altri Paesi. Quanto alle trasmissioni tv in Giappone la Nhk è già in fase sperimentale.