Wednesday, 2 October 2013

Draghi: «Ripresa debole e irregolare» La Bce lascia i tassi al minimo storico

a Bce lascia invariato il costo del denaro che resta così al suo minimo storico. Il Consiglio ha infatti deciso di tenere fermo il tasso di riferimento allo 0,50%. Resta all’1% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e allo 0% quello sui depositi.
Prima di decidere di mantenerli invariati, il board della Bce ha discusso di un possibile ritocco dei tassi di interesse. «E come l’ultima volta — ha fatto sapere Mario Draghi — alcuni governatori hanno detto che il miglioramento dell’economia non giustificava una tale mossa, altri hanno detto il contrario e alla fine abbiamo deciso di lasciare i tassi al livello attuale. La nostra politica monetaria — ha aggiunto — rimarrà accomodante per tutto il tempo necessario, in accordo con la forward guidance indicata a luglio». Poi il presidente della Bce ha discusso degli indicatori economici dell’Eurozona. Il graduale rafforzamento dei mercati finanziari sta iniziando a trasmettere i suoi effetti all’economia reale e i redditi privati starebbero traendo benefici dalla bassa inflazione. Così almeno ha dichiarato il presidente della Bce, aggiungendo che i rischi per l’economia restano al ribasso a causa di «nuove tensioni geopolitiche, una domanda globale più debole del previsto e un’applicazione insufficiente o lenta delle riforme strutturali nei Paesi dell’area».

Corriere della Sera

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