"E’ lei ad aver fortemente voluto questa svolta, che potrebbe riguardare in un prossimo futuro anche le altri centrali dell’amministrazione pubblica. Ursula von der Leyen, 54 anni, sette figli, ministra del Lavoro e degli Affari sociali nel governo Merkel, ha deciso che i dirigenti potranno disturbare gli impiegati , conclusa la normale giornata di lavoro, “solo in circostanze eccezionali”. Niente telefonate sul cellulare, niente mail. Chi non risponde, non sarà perseguibile.Una piccola rivoluzione, che nel settore privato era stata messa in pratica per prima, due anni fa, dalla Volkswagen. Con precisione tutta tedesca, la casa automobilistica produttrice della Golf aveva addirittura stabilito in trenta minuti dopo la fine del lavoro il tempo limite per poter essere chiamati dai superiori.
Quando Ursula von der Leyen vuole raggiungere un obiettivo, è difficile che molli la presa. Ha confessato che il processo per introdurre nuove regole che proteggano la vita privata dei dipendenti non è stato semplice. «Ma alla fine ce l’abbiamo fatta», ha aggiunto. Era accaduto così anche per le quote femminili nelle aziende. Su questo problema la ministra ha dato battaglia, entrando in contrasto con la cancelliera Angela Merkel e con la collega che dirige il dicastero per la Famiglia, la giovane Kristina Schröder, cristiano-democratiche come lei. Non ha vinto, perché le resistenze erano insuperabili, ma ha ottenuto che l’introduzione graduale di una ripartizione pilotata della presenza femminile nelle compagnie quotate in borsa facesse parte del programma elettorale del partito. In questo caso, invece, la vittoria è stata completa".
Corriere Della Sera
Quando Ursula von der Leyen vuole raggiungere un obiettivo, è difficile che molli la presa. Ha confessato che il processo per introdurre nuove regole che proteggano la vita privata dei dipendenti non è stato semplice. «Ma alla fine ce l’abbiamo fatta», ha aggiunto. Era accaduto così anche per le quote femminili nelle aziende. Su questo problema la ministra ha dato battaglia, entrando in contrasto con la cancelliera Angela Merkel e con la collega che dirige il dicastero per la Famiglia, la giovane Kristina Schröder, cristiano-democratiche come lei. Non ha vinto, perché le resistenze erano insuperabili, ma ha ottenuto che l’introduzione graduale di una ripartizione pilotata della presenza femminile nelle compagnie quotate in borsa facesse parte del programma elettorale del partito. In questo caso, invece, la vittoria è stata completa".
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