Bangkok, una megalopoli in bilico tra passato e futuro. La città pulsante che non dorme mai, con dodici milioni di abitanti. «Ma solo quelli registrati - spiega la solerte guida Natty – perché ci sono almeno altri tre-quattro milioni di persone che ci vivono, ma tengono ancora la residenza in campagna». Il risultato è un traffico perenne. Per fortuna, il turista che vuole girarla senza perdere ore in coda, ha due valide alternative. Gli agili “tuc tuc” a tre ruote che con pochi euro, diventano il mezzo ideale per gli spostamenti di qualche chilometro. Portano fino a quattro persone e si infilano in ogni buco del traffico. E poi il modernoskytrainsopraelevato e la metropolitana, economici e veloci per i grandi balzi da un capo all’altro della città. Occorrono almeno due giorni per una visita ai maggiori punti di interesse storico-culturale. Si parte con la guglie del Grand Palace e il celebre Wat Pho. Il monastero buddista più antico della città, al cui interno si trova la statua del Buddha reclinato. Un gigante dorato, di rara bellezza, lungo 45 metri e alto 17. Bastano poi 24 Bath (poco più di mezzo euro) per attraversare il fiume Chao Phraya e farsi traghettare al Wat Arun. Il “tempio dell’aurora”, la cui cupola a pagoda rappresenta l’icona di Bangkok. Ricordate, se volete salire all’ultimo terrazzo, che i gradini sono molto ripidi. Spaccano le gambe soprattutto in discesa.
Bangkok, una megalopoli in bilico tra passato e futuro. La città pulsante che non dorme mai, con dodici milioni di abitanti. «Ma solo quelli registrati - spiega la solerte guida Natty – perché ci sono almeno altri tre-quattro milioni di persone che ci vivono, ma tengono ancora la residenza in campagna». Il risultato è un traffico perenne. Per fortuna, il turista che vuole girarla senza perdere ore in coda, ha due valide alternative. Gli agili “tuc tuc” a tre ruote che con pochi euro, diventano il mezzo ideale per gli spostamenti di qualche chilometro. Portano fino a quattro persone e si infilano in ogni buco del traffico. E poi il modernoskytrainsopraelevato e la metropolitana, economici e veloci per i grandi balzi da un capo all’altro della città. Occorrono almeno due giorni per una visita ai maggiori punti di interesse storico-culturale. Si parte con la guglie del Grand Palace e il celebre Wat Pho. Il monastero buddista più antico della città, al cui interno si trova la statua del Buddha reclinato. Un gigante dorato, di rara bellezza, lungo 45 metri e alto 17. Bastano poi 24 Bath (poco più di mezzo euro) per attraversare il fiume Chao Phraya e farsi traghettare al Wat Arun. Il “tempio dell’aurora”, la cui cupola a pagoda rappresenta l’icona di Bangkok. Ricordate, se volete salire all’ultimo terrazzo, che i gradini sono molto ripidi. Spaccano le gambe soprattutto in discesa.
Corriere della Sera