È nata La Fonderia dei Talenti, una piattaforma web per geolocalizzare le professionalità italiane in fuga dall’Italia, ma anche quelle che sono rimaste. Lo scopo? Creare connessioni in tutto il mondo e condividere opportunità di lavoro.
Una fondazione per favorire la circolazione delle professionalità italiane nel mondo. Si chiama La Fonderia dei Talenti (www.lafonderia.org) e, dopo un anno di lavoro, è stata costituita ufficialmente il 25 novembre scorso a Milano. Obiettivo principale della fondazione, nata dall’iniziativa di alcuni cittadini volontari in collaborazione con alcuni membri bipartisan della Camera dei Deputati e che si definisce apolitica, è dare uno slancio alla legge 238/2010, detta del “Controesodo” e volta a incentivare il rientro dei cervelli in fuga dal Bel Paese.
Come accedervi - Lorenzo Pompei, General Manager della fondazione, ci spiega come iniziare a utilizzare il servizio: “Prima di tutto ci si registra sulla piattaforma, in un secondo momento si geolocalizza la propria posizione, si completa il proprio profilo inserendo i propri dati e le proprie competenze professionali e infine si esplicitano le opportunità che si stanno cercando o che si vogliono offrire (lavoro, stage, idee di business, finanziamenti). Da questo momento possiamo visualizzare domande e offerte degli altri utenti del sito (la ricerca si può effettuare anche tramite parole chiave come il Paese o le skill) e scoprire se c’è qualcosa che fa al caso nostro”.
Il servizio è accessibile sia alle persone fisiche (senza limitazioni di nessun genere) che alle persone giuridiche (ovvero alle aziende la cui registrazione deve però essere approvata dalla fondazione) ed è completamente gratuito per l’utente, ma è anche a costo zero per lo Stato in quanto la fondazione si finanza tramite sponsor. È il caso di Microsoft Italy che ha messo a disposizione ad esempio il software delle mappe Bing o di Unicredit che ha finanziato una parte di progetto. “La piattaforma è no profit e a stampo professionale. Finora si sono registrati al sito 500 utenti e anch’io la uso spesso senza nessuna remora tutte le volte che ne ho bisogno per il mio lavoro” – chiosa Lorenzo Pompei.
Perché utilizzarla – Se lo scopo iniziale e principale della fondazione è dunque quello di geolocalizzare le professionalità italiane nel mondo e metterle al servizio del sistema economico italiano, al suo interno si sono sviluppate anche altre molteplici possibilità: La Fonderia dei Talenti può essere utile a chi si trova all’estero e vorrebbe tornare in Italia, ma anche viceversa; a chi si trova all’estero e non vuole tornare ma è comunque interessato a finanziare start-up in Italia, offrire consulenze o possibilità di stage; a chi lavora in Italia ma cerca collaborazioni, dipendenti, partner all’estero. “Attraverso la fonderia vogliamo creare reti e sinergie per facilitare la circolazione dei talenti e contribuire al sistema Paese favorendo anche la diffusione di concetti e buone pratiche che all’estero prevalgono più che in Italia (vedi la meritocrazia)”. La piattaforma della Fonderia dei Talenti è connessa con Facebook, Twitter, Linkedin e collabora con ITalents, un’associazione che si occupa di realizzare indagini conoscitive sui talenti italiani nel mondo, e con Controesodo-Talenti in movimento, un progetto parlamentare che lavora su proposte bipartisan per favorire la circolazione dei talenti.
Kongnews
Il servizio è accessibile sia alle persone fisiche (senza limitazioni di nessun genere) che alle persone giuridiche (ovvero alle aziende la cui registrazione deve però essere approvata dalla fondazione) ed è completamente gratuito per l’utente, ma è anche a costo zero per lo Stato in quanto la fondazione si finanza tramite sponsor. È il caso di Microsoft Italy che ha messo a disposizione ad esempio il software delle mappe Bing o di Unicredit che ha finanziato una parte di progetto. “La piattaforma è no profit e a stampo professionale. Finora si sono registrati al sito 500 utenti e anch’io la uso spesso senza nessuna remora tutte le volte che ne ho bisogno per il mio lavoro” – chiosa Lorenzo Pompei.